Nota: Questo articolo potrebbe contenere alcuni SPOILER minori riguardanti il film Uno Rosso. Grazie. Ovviamente i migliori auguri di buone Feste, Buone Vacanze e Buon Natale da parte mia!
Doveva essere il grande blockbuster del Natale (letteralmente), ma Uno Rosso [questionabile traduzione del titolo originale Red One, che avrei tradotto come "Quello Rosso" volendo mantenere lo spunto ironico o come "Rosso Uno", volendo mantenere il riferimento ai codici militari; scusate la puntigliosità da traduttore] ha deluso parecchio al box office, macinando appena 175 milioni di dollari al box office (fonte: BoxOfficeMojo) e risultando una grossa perdita per la MGM (ora di proprietà Amazon Studios), visto che voci non confermate parlano di un budget mostruoso che si assesta sui 250 milioni di dollari, tanto da convincere Amazon a metterlo immediatamente a disposizione del suo servizio streaming, Prime Video, con il film ancora nelle sale. Come è possibile che un film che vede tra le sue fila star come Dwayne "The Rock" Johnson, Chris Evans e J.K. Simmons, nonché unico film a tema prettamente natalizio di un certo spessore presente nelle sale, ad avere floppato in questo modo?
Dov'è Finito il Palestratissimo Babbo Natale?
Callum Drift (interpretato da The Rock) ha svolto in maniera impeccabile il ruolo di guardia del corpo di Babbo Natale (interpretato da un palestratissimo J.K. Simmons) per 500 anni, ma ha rassegnato le dimissioni, in quanto il cinismo degli adulti del ventunesimo secolo non gli permette più di vedere il bambino interiore dentro ognuno di essi. Alla vigilia del suo ultimo Natale accade l'impensabile: Babbo Natale è rapito da agenti misteriosi. Avvalendosi dell'aiuto dell'organizzazione MORA (la cui direttrice è interpretata da Lucy Liu), dedita a controllare e proteggere le creature mitologiche, Callum scopre che a fornire il dettaglio decisivo per la localizzazione del Villaggio Segreto di Babbo Natale è stato il Lupo (interpretato da Chris Evans) un cinico hacker mercenario, che viene catturato e che, suo malgrado, dovrà collaborare con Callum per identificare il misterioso cliente che gli ha commissionato quelle coordinate. Ce la farà l'improbabilissimo duo a salvare il Natale con solo due giorni a disposizione?
Una Trama Derivativa, Ma Funzionale
Come è intuibile dalla sinossi, i problemi di
Uno Rosso non risiedono nella trama, che è sì scontata e derivativa (il MORA è né più né meno la versione fantasy dei Men in Black, e i poteri del bracciale magico di Callum sono spudoratamente quelli dell'
Ant-Man della Marvel) e ha i suoi bei momenti imbarazzanti e zuccherosi (cosa peraltro obbligatoria in un film di Natale per famiglie), ma che è prettamente funzionale. Anzi, un paio di idee originali e interessanti le piazza pure, come la spiegazione di come faccia Babbo Natale a consegnare regali a miliardi di bambini in una sola notte. Allora com'è possibile che un film di Natale (genere sempre popolare soprattutto negli States) con un cast stellare, un regista solido come
Jake Kasdan (i due riusciti sequel di
Jumanji nel suo curriculum) abbia fallito così pesantemente?
Una Lavorazione Complicata
A dire il vero è da parecchi mesi che girano parecchie voci (non confermate) intorno al film Uno Rosso e alla sua lavorazione difficile. Innanzitutto avere tutte queste star (soprattutto il duo di protagonisti) costa parecchi milioni, fattore che ha fatto partire il budget da una base già altissima, a cui si sono aggiunte problematiche varie e un utilizzo davvero esteso della CGI, che hanno fatto lievitare il tutto all'esorbitante cifra di 250 milioni [numero contestato dal team produttivo, a onore del vero]. A questo si è aggiunto il comportamento poco professionale di The Rock (sempre stando a report non confermati) che avrebbe avuto un atteggiamento indisponente sul set arrivando perennemente in ritardo alle riprese e facendo slittare di molti giorni la produzione. Insomma, un bel caos produttivo, e anche se le voci fossero esagerate o, peggio, tendenziose, spesso un fondo di verità c'è e l'attitudine poco convinta di The Rock all'interno del film sembra suggerire un certo fastidio.
Effetti Speciali Disastrosi
Una delle regioni dietro al flop di Uno Rosso sono sicuramente gli effetti speciali di scarso livello. Purtroppo la pellicola si appoggia davvero troppo pesantemente a green screen e personaggi completamente animati al computer e stupisce che, con un budget così importante, il livello della CGI sia così deficitaria. Personaggi che si muovono in maniera plasticosa, sfondi raffazzonati, character design di scarso livello: gli effetti speciali presenti nel film non convincono praticamente mai e c'è più di un momento in cui si sarebbe potuto sopperire benissimo con effetti prostetici. Difficile non pensare agli stessi problemi avuti in parecchi film Marvel e DC e alla complicatissima situazione contrattuale e lavorativa degli studi che forniscono servizi di CGI, ancora di più con un mercato in crisi e non ancora ripresosi da pandemia e scioperi. Detto questo è inconcepibile che una pellicola costata 200 e passa milioni presenti effetti speciali così brutti e amatoriali.
Tanti Dialoghi, Poca Azione
Aldilà delle ovvie dinamiche da buddy movie con la strana coppia formata dall'inflessibile e serissimo The Rock e dallo scapestrato e cinico Chris Evans, da un duo di attori come loro ci si aspetterebbe un sacco di azione ottimamente interpretata e, invece, Uno Rosso tradisce anche in questo ambito. Le scene d'azione sono poche e totalmente schiacciate dalle svolte della trama, dalle necessità di costante exposition, dalla presenza totalmente invasiva del product placement, nonché dagli ovvi sviluppi sentimentali (non troppo casualmente un personaggio passerà dall'essere un pessimo essere umano e un padre inesistente a essere una persona migliore) e non solo durano troppo poco, ma sono anche di qualità piuttosto bassa. Un buon esempio è la scena ad Aruba con i letali pupazzi di neve demoniaci, che si risolve in una festa di CGI bruttina, azione confusa e poco comprensibile, e una soluzione dello scontro totalmente anti climatica. Anche il climax finale appare alquanto tirato via, con una soluzione fin troppo sbrigativa per un film della durata importante (oltre due ore). Calibrando in modo migliore la sceneggiatura tra costruzione della trama e azione avremmo avuto una pellicola sicuramente imperfetta, ma magari più genuinamente divertente.
The Rock Fuori Fase
Sono un fan di The Rock, un attore pienamente conscio dei propri limiti, che ha saputo costruirsi una carriera importante, scegliendo ruoli che gli calzassero a pennello. Proprio per questo trovo difficile capire cosa lo abbia attirato nel personaggio di Callum Drift, il classico soldato dal cuore d'oro e caratterizzato da una morale di granito e da una scarsissima ironia, che priva l'attore hawaiano di alcune delle migliori armi a sua disposizione. La sua recitazione è così scolastica [fattore che sembra dare credito alle voci sul suo comportamento non esattamente professionale sul set] e retta semplicemente da suo innegabile carisma e, purtroppo, il film ne risente parecchio. Così, a tirare la carretta è il buon Chris Evans, che tira fuori il meglio da un personaggio altrettanto stereotipato come il suo Jack O'Malley e tutto sommato regge il peso del film sulle sue spalle, risultando il fulcro emozionale di Uno Rosso, nonostante un arco narrativo ovviamente prevedibile, ma decisamente più efficace rispetto a quello banalissimo riservato al personaggio interpretato da Dwayne Johnson.
In Conclusione
Fare un blockbuster d'azione per famiglie di Natale con un cast stellare era un'ottima idea: anche se ovviamente limitati dall'orizzonte temporale, i film di Natale, una volta divenuti dei classici, macinano milioni di visioni sui maggiori servizi streaming ogni anno [date un'occhiata alle classifiche di visione dei maggiori servizi streaming a dicembre]. Purtroppo, qualcosa è andato decisamente storto con Uno Rosso, tra problemi produttivi, una lavorazione complicata, una sceneggiatura non troppo a fuoco, CGI di pessimo livello e scene d'azione piuttosto brutte. Nonostante un'uscita al cinema prima dell'arrivo dell'ingombrante concorrenza (ovviamente mi riferisco a Oceania 2), Uno Rosso non ha convinto il pubblico delle famiglie, non riuscendo neanche a coprire il budget (escluse spese di marketing e ricavi dallo spudorato e fastidioso product placement) e sperando in una seconda vita su Prime Video per tamponare i danni. Decisamente una delusione per gli Amazon Studios, che speravano invece di avere il cavallo vincente nella redditizia stagione delle Feste.
Al momento della stesura dell'articolo, Uno Rosso è ancora presente in molti cinema, nonostante sia stato reso disponibile a metà dicembre a tutti gli abbonati a Prime Video. Bonus! Alcuni Consigli per le Feste
Già che ci siamo, ecco alcuni velocissimi consigli su cosa guardare e cosa leggere in queste Feste!
Per chi Vuole Vedere un Buon Horror Natalizio: Dimenticatevi porcherie come lo slasher Silent Night o film con il tema natalizio appiccicato a forza come il pur discreto Better Watch Out (entrambi disponibili su Prime Video), il vero film horror di Natale è il Krampus di Michael Dougherty. Al contempo cinico e divertentissimo, Krampus è un vero e proprio gioiellino, sorretto da una sceneggiatura intelligente, idee visive riuscitissime e un ottimo cast guidato dalla sempre grande Toni Collette. Dopo la visione non guarderete mai più un omino di pan di zenzero con gli stessi occhi! [Krampus è disponibile per acquisto o noleggio in VOD su tutti i maggiori negozi digitali]
Per chi Vuole Vedere un Bel Film di Animazione: Incredibile a dirsi, ma il miglior film di animazione degli ultimi anni è stato sfornato da Netflix.
Klaus, firmato dall'esordiente
Sergio Pablos (in precedenza animatore di alto profilo per Disney, oltre che tra gli ideatori del franchise
Cattivissimo Me) riesce a toccare tutti i tasti giusti, nonostante la trama vista decine di volte del giovane ricco, pigro e viziato che viene spedito per punizione a lavorare in un posto fuori dal mondo, dove diventerà una persona migliore e troverà l'amore. A svettare, oltre all'animazione ineccepibile, il personaggio di Klaus, dove il regista riesce a toccare con la dovuta grazia temi difficili e spinosi come la depressione, l'isolamento e l'elaborazione del lutto in un film adatto a tutte le età.
[Klaus è trasmesso in streaming in esclusiva su Netflix]
Per chi Vuole Leggere un Buon Libro di Fantasmi: Uscita qualche anno fa, l'antologia
Il Grande Libro dei Fantasmi di Natale, edita nella prestigiosa collana degli Oscar Draghi, è, a dispetto del nome un po' ingannevole (a voler essere sinceri, di atmosfera natalizia se ne respira molto poca) un'ottima e non banale antologia di storie di fantasmi gotiche scritte tra la fine dell'800 e la prima metà del '900. Davvero un'ottima lettura e ci sono anche due racconti di sua maestà
H.P. Lovecraft, tra cui
La Ricorrenza, uno dei miei preferiti in assoluto dello scrittore di Providence. Due note: nell'antologia manca il racconto di fantasmi natalizi più universalmente noto (perché?) e l'introduzione è davvero terribile: spocchiosa e terribilmente snob. [
Il Grande Libro dei Fantasmi di Natale è disponibile come volume e come ebook su tutti i principali store di libri online, oltre che ovviamente nelle librerie di varia]
Per chi Vuole Leggere un Classico a Fumetti del Natale: È vero, il personaggio di
Lobo rimarrà per sempre legato agli anni Novanta e, trent'anni dopo, lo splatter estremo e il linguaggio scurrile (per non parlare dell'assurdo slang) sono sicuramente meno efficaci dei tempi in cui tutto il fumetto supereroistico era ancora soggetto alla famigerata
Comics code Authority. Detto questo, lo speciale di Natale
Lobo Paramilitary rimane ancora un grande spasso da leggere (con il duo
Keith Giffen e
Alan Grant in forma smagliante) e da ammirare, con
Simon Bisley al top. Certo, la storia del Coniglietto Pasquale che paga Lobo per accoppare Babbo Natale (ovviamente un bastardo capitalista senza scrupoli) non è più così scandalosa come lo poteva essere più di sei lustri fa (con la notizia dello scandalo della pubblicazione del fumetto che giunse anche sui telegiornali nostrani), ma merita ancora una lettura tra una fetta di panettone e l'altra.
[Lobo Paramilitary è disponibile in formato digitale presso i maggiori store online. Il fumetto è stato ristampato all'interno di altri volumi antologici dedicati al personaggio ed è facilmente trovabile anche nel mercato dell'usato]
Per chi Vuole Ascoltare del Buon Metal a Natale: Un po' a sorpresa, anche nel mondo del metal e dell'hardcore sono stati incisi parecchi dischi natalizi, alcuni eccellenti (
Twisted Sister e
Bad Religion, per esempio), altri piuttosto noiosetti e "istituzionali" (vengono in mente i due incisi dal metal god
Rob Halford, davvero letargici). Il mio consiglio però è la playlist del gruppo americano metalcore
August Burns Red, band tecnicissima e piena di potenzialità che non sempre è riuscita a esprimere su disco. Detto questo, le loro canzoni di Natale (quasi tutte strumentali) sono davvero uno spasso e mostrano quanta tecnica ed energia posseggano questi ragazzi. Potete ascoltarla (se disponete di un account su Spotify) cliccando
QUI o interagendo col player qui sotto:
Commenti
Posta un commento