Double Feature! Fight Girls di Frank Cho + Do a Powerbomb! di Daniel Warren Johnson (Recensione)

Un'immagine che unisce le due GN Fight Girls e Do a Powerbomb!

Il termine Double Feature si riferisce alla pratica, in voga soprattutto negli anni '40 e '50, di proiettare al cinema due pellicole differenti una dopo l'altra, al prezzo di un solo spettacolo. È abbastanza ovvio che, a film di primo piano, fossero poi attaccati dei b-movie (spesso di genere azione, horror o fantascienza) realizzati con budget risicati e poi difficilmente vendibili alle sale, come i classici film con mostrazzi giganti. Opere non certo intellettuali, ma comunque realizzate con passione, artigianalità e un pizzico di follia, che spesso le rendeva comunque irresistibili.
Per questo motivo, il termine Double Feature (grazie anche all'immortale canzone di apertura del Rocky Horror Picture Show) è entrato nel gergo comune per indicare pellicole di puro intrattenimento ed exploitation di grana grossa, come bene esemplificato dal progetto Grindhouse di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez.
Con questo spirito, ho pensato di unire le recensioni di due graphic novel, edite entrambe in Italia per la ottima Saldapress, che incarnano piuttosto bene i concetti di Double Feature ed exploitation, ovvero Fight Girls (2021) di Frank Cho e Do a Powerbomb! di Daniel Warren Johnson, che torna protagonista del blog dopo la recensione di Murder Falcon. Opere forse non troppo raffinate o sostanziali, ma che meritano assolutamente la lettura, in quanto realizzate con maestria, onestà intellettuale e un'immensa passione.

Fight Girls di Frank Cho (2021 - AWA / Saldapress)

La copertina dell'edizione deluxe di Fight Girls

Frank Cho è un autore che ha scelto una strada particolare per esordire nel mondo dei comics, quella delle strip, con il divertente Liberty Meadows. Nonostante la striscia non venne portata a termine (complice anche un mondo molto rigido come quello della syndication) l'autore americano si fece immediatamente notare per il suo tratto morbido e dettagliato, per le anatomie dei personaggi e, ovviamente, anche per la sua capacità di ritrarre personaggi femminili, solitamente caratterizzati da fisici piuttosto formosi e atletici.
Il salto nel mondo dei fumetti supereroistici era quindi piuttosto scontato, dove l'autore di origini coreane avrebbe inoltre mostrato uno storytelling davvero di alto livello. Il successo fu quindi abbastanza immediato, tanto che la Marvel lo mise sotto contratto in esclusiva, dove rimase per ben 14 anni; un periodo lunghissimo che non solo consacrò Frank Cho come fumettista, ma anche e soprattutto come apprezzatissimo copertinista e illustratore, nonché autore di sketch alquanto divertenti e irriverenti (memorabili quelli che riprendono la famigerata copertina di Spider Woman disegnata da Manara, dove ironizza sul moralismo ipocrita sui social).

Quando, nel 2018, gli ex-editor Marvel Axel Alonso e Bill Jemas misero in piedi una nuova casa editrice, gli AWA Studios (nata con il preciso intento di creare fumetti pronti a essere adattati su grande e piccolo schermo), chiamarono proprio Cho a fare parte della commissione creativa e a realizzare un fumetto creator-owned per loro. Tre anni dopo, può finalmente uscire Fight Girls, una miniserie di 5 numeri che si può considerare come la summa di tutte le passioni del fumettista americano: belle donne - formose e atletiche -, dinosauri, mostri giganti, ambientazioni esotiche e grandiose scene d'azione.

Un particolare di una delle copertina della graphic novel Fight girls di Frank Cho

La Regina della Galassia è stata ripudiata dal Re, in quanto sterile e incapace di garantire un erede al trono. Per questo motivo è stato indetto un torneo a cui parteciperanno dieci ragazze, le migliori rappresentanti dei vari distretti spaziali: la vincitrice avrà così l'onore di sposare il Re e diventare la nuova Regina. Con una posta in palio così alta, ovviamente le regole del torneo saranno alquanto brutali e le ragazze dovranno vedersela con prove ambientate su pianeti alquanto inospitali e pieni di pericoli. Mentre le prove continuano e le partecipanti vengono gradualmente eliminate, una coppia di investigatori privati dovrà indagare su una delle ragazze, sospettata di avere rubato l'identità di qualcun altro per potersi avvicinare al Re. Sempre che prima non venga divorata da qualche bestia feroce gigantesca!

Una tavola tratta dalla graphic novel Fight Girls di Frank Cho

Fight Girls è sicuramente un'opera molto semplice e diretta: la trama è infatti decisamente basilare e segue semplicemente le prove mortali delle 10 ragazze, con giusto la sottotrama relativa all'identità della partecipante numero 7 a fare da intermezzo per preparare i colpi di scena dell'ultimo capitolo. Un fumetto dominato totalmente dall'azione e che non si può certo dire molto originale (in pratica è un misto tra Hunger Games, King Kong e Il Gladiatore), ma non per questo un'opera stupida e vuota: innanzitutto la qualità dei disegni di Frank Cho è davvero stratosferica.
C'è una cura delle anatomie davvero degna di nota, contando anche che le 10 ragazze sono vestite con pantaloncini e top sportivi [nonostante questo, il fan service è in realtà piuttosto limitato, tanto che c'è una sola scena di semi-nudità, peraltro totalmente giustificata]; altro fattore da considerare è la grandissima qualità dello storytelling, curatissimo soprattutto nel quarto capitolo, che vede un mortale combattimento tra due delle partecipanti. Infine non si può non parlare della grande spettacolarità delle tavole, soprattutto quando appaiono i grandiosi e mortali mostri giganti.

Un particolare di una tavola tratta dalla graphic novel Fight Girls di Frank Cho

Insomma, nonostante una trama ridotta all'osso e pure piuttosto prevedibile, Fight Girls si rivela essere una graphic novel estremamente divertente e piacevole dove si avverte chiaramente la passione infusa da Frank Cho nel fumetto: non un semplice lavoro su commissione, ma un progetto personale a lungo covato, che ha potuto finalmente vedere la luce, dove si percepisce chiaramente l'amore del fumettista americano per quello che fa. Un'opera che si legge sicuramente tutta d'un fiato, dove i dialoghi sono ridotti all'osso, ma che si fa ammirare per la bellezza delle tavole.

Do a Powerbomb! di Daniel Warren Johnson (2022 - Image Comics / Saldapress)

Un particolare della copertina della graphic novel Do a Powerbomb! di Daniel Warren Johnson

Il nome di Daniel Warren Johnson è salito alla ribalta in tempi relativamente recenti (il suo primo lavoro è il webcomic Space Mullet, iniziato nel 2012, e poi pubblicato da Dark Horse nel 2016) grazie a una qualità di disegni pazzesca, con un tratto sporco, dettagliato ed estremamente cinetico, che donano alle tavole un dinamismo incredibile. Ma a contraddistinguere il fumettista americano è anche la grandissima passione, spontaneità e quel pizzico di follia che l'ha reso immediatamente un autore di culto, richiestissimo anche dalle major.

Su queste pagine ho già recensito il suo Muder Falcon, una graphic novel spettacolare, esaltante e folle che celebra il grande amore di Daniel per la musica metal. Questa volta tocca a un'altra delle passioni del fumettista americano divenire la base per una nuova graphic novel, ovvero il wrestling. Verrebbe spontaneo pensare che Daniel amasse questa particolare disciplina sin da piccolo, ma, in realtà, nell'introduzione del volume è lui stesso a spiegare di avere ricevuto un'educazione piuttosto rigida e che non gli era permesso vedere show del genere. Durante le tante nottate insonne passate a tentare di fare dormire la figlia neonata, Daniel scopre per caso il wrestling giapponese, rimanendo irrimediabilmente affascinato dalle capacità degli atleti, dalle mosse spettacolari [il wrestling del Sol Levante è particolarmente noto per le complesse e pericolose manovre aeree] e dalle storyline intense e sopra le righe: insomma, è amore a prima vista, e DWJ decide così di realizzare un fumetto che omaggi questa nuova passione. Nasce così Do a Powerbomb!, miniserie di 7 numeri pubblicata nel 2022 da Image Comics.

Un particolare di una delle copertine della graphic novel Do a Powerbomb! di Daniel Warren Johnson

Lona Steelrose è una giovane donna che tenta faticosamente di seguire le orme della madre Yua, una popolare wrestler, morta anni prima per un tragico e fortuito errore sul ring mentre "combatteva" contro il suo arcinemico Cobrasun. Lona è osteggiata dal padre, che la vuole proteggere ed evitare che possa farsi male sul ring e la sua carriera non sembra riuscire a decollare, nonostante l'indubbio talento. L'occasione del riscatto arriverà grazie a Willard Nekroton, un potente negromante che vuole organizzare un mortale torneo di wrestling - dove i combattimenti sono veri e non coreografati - con i migliori tag team di tutto l'universo (!) e che chiede a Lona di partecipare con un partner a sua scelta. I premi? Le cinture di campioni assoluti e la possibilità di resuscitare una persona cara. Lona deve così trovarsi un partner sul ring e sfrutta il senso di colpa di Cobrasun per convincerlo a partecipare per resuscitare Yua. Ma, ad attenderli, non ci saranno solo i migliori wrestler dell'universo, ma anche l'imbattibile campione assoluto di tutti i tempi!

Un particolare di una tavola della graphic novel Do a Powerbomb! di Daniel Warren Johnson

C'è solo un modo per fare funzionare una storia così sopra le righe senza farla divenire un'involontaria (o volontaria) parodia: con convinzione e passione, due doti che a Daniel Warren Johnson certo non mancano. Nonostante una trama che sembra ricordare quella dei tornei di Dragonball (ispirazione peraltro riconosciuta anche nella sinossi del volume), colpi di scena al contempo assurdi e ingenui (ma coerenti con il tipo di storyline sopra le righe presenti nel mondo del wrestling) e caratterizzazioni di grana grossa, ci vogliono poche pagine per affezionarsi alla storia e ai personaggi (arrivando addirittura a commuoversi) e a non mollare più il volume. Questo succede perché quando è l'autore il primo a credere seriamente in quello che fa, poi il lettore lo percepisce e si fa prendere dalla narrazione, non importa quanto sia insensata (e nell'ultimo capitolo si raggiunge davvero la vetta assoluta in quanto ad assurdità). 

Una vignetta con la protagonista di Do A Powerbomb!, Lona Steelrose

Aldilà della storia, il vero highlight di questo volume sono i disegni di Daniel Warren Johnson, il cui stile si fa ancora più dinamico e cinetico, con tavole che letteralmente esplodono in faccia al lettore. È però giusto sottolineare come l'autore americano non abusi di splash page, optando invece spesso per gabbie con un alto numero di vignette, che mostrano uno storytelling di livello altissimo, nonostante un tratto piuttosto sporco. In pochissimi anni DWJ è riuscito a imporsi come uno dei migliori illustratori presenti sul mercato americano: merito di un talento smisurato, ma anche della caparbietà nel credere in se stesso e di continuare per la propria strada, anche quando vuol dire realizzare un fumetto creator owned su un torneo interdimensionale di wrestling invece che farsi coprire d'oro dai big two (Marvel e DC).

In Conclusione

Siamo così giunti alla fine di questa intensa doppia "proiezione", dove abbiamo conosciuto due graphic novel dove a dominare la narrazione è il puro intrattenimento. Poco importa se la trama è scontata, se l'assurdità regna sovrana in alcune scene e se è l'azione a dominare piuttosto che l'introspezione: grazie alla passione, all'onestà intellettuale e ovviamente al talento immenso di Frank Cho e Daniel Warren Johnson, Fight Girls e Do a Powerbomb! risultano due letture esaltanti e piacevolissime, anche da rileggere. Forse siamo abituati ad associare il termine "fumetto d'autore" a opere più elevate ed intellettuali, ma sfido chiunque a non considerare queste graphic novel come sincera e riuscita espressione della personalità dei propri creatori. Fumetto d'autore, appunto. 

Fight Girls e Do a Powerbomb! sono disponibili come volume nei maggiori store online di libri ed ebook in versione inglese (Fight Girls per AWA Studios, Do a PowerBomb! per Image Comics) e italiana (per Saldapress). I volumi sono anche disponibili in fumetteria e nelle librerie di varia, ovviamente. 

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