Nota Importante: Questo articolo contiene sicuramente diversi SPOILER sulla sul film The Flash. Grazie.
Ci sono film che nascono sotto una cattiva stella e The Flash è sicuramente uno di questi: la pellicola dedicata all'eroe DC Comics ha avuto una gestazione lunga e problematica con tanti sceneggiatori, registi e produttori che si sono alternati durante gli anni con continue riscritture del copione, senza contare i cambiamenti avvenuti nel cosiddetto DC Extended Universe (l'universo cinematografico dedicato agli eroi DC Comics, DCEU da questo momento) e le grane legali passate dal protagonista della pellicola, Ezra Miller. Tutti fattori che hanno portato la pellicola a un sonoro e clamoroso flop: 268 milioni incassati in tutto il mondo a fronte di un budget di circa 200 milioni (spese di marketing escluse), che gli esperti traducono in circa 200 milioni di perdite per gli studi Warner Bros e che saranno diminuite solo in parte dai ricavi provenienti da home video e streaming. Un flop meritato? A mio parere no: nonostante The Flash presenti oggettivi problemi legati a sceneggiatura, umorismo e CGI, il film è divertente, coinvolgente, ben girato e ha soprattutto molto cuore.
Una Produzione Alquanto Travagliata
Probabilmente servirebbe un intero articolo del blog dedicato solo alla produzione di questa pellicola (trovate un buon riassunto sulla pagina di Wikipedia dedicata a The Flash o su questo ottimo articolo in lingua inglese), la cui lavorazione è partita addirittura nel 2014, agli albori dell'universo cinematografico DC, allora gestito dal regista Zack Snyder.In quel periodo l'idea è che i film di Flash (inizialmente concepiti come una trilogia) risultassero fondamentali per lo sviluppo della trama orizzontale che avrebbe dovuto portare al futuro distopico con Darkseid e il Superman "cattivo". Tutti piani che sono stati via via scartati dopo il sonoro flop del film dedicato alla Justice League e il licenziamento dello stesso Zack Snyder e dei produttori a capo del DCEU.
Non sorprendentemente, nel corso degli anni The Flash ha quindi visto alternarsi un numero impressionante di sceneggiatori e registi che hanno a turno abbandonato il progetto sia per le classiche divergenze creative, sia per i sostanziali cambiamenti apportati al progetto originale: tra di essi vale la pena citare il duo Phil Lord e Christopher Miller (le menti dietro i clamorosi film d'animazione dedicati a Spiderman), il regista Rick Famuyiwa (visto recentemente al timone di alcuni episodi di The Mandalorian), il celeberrimo fumettista Grant Morrison, vero e proprio guru del multiverso fumettistico DC, e addirittura Robert Zemeckis (in realtà mai ufficialmente connesso al progetto). Alla fine, il progetto è finito nella mani della sceneggiatrice Christina Hodson (l'ottimo Bumblebee e il controverso Birds of Prey nel suo curriculum) e del regista Andy Muschietti, che aveva già fatto vedere ottime cose nell'horror La Madre e nel complesso adattamento in due parti di IT.
A tutto questo valzer creativo si è aggiunto poi il peso da novanta, ovvero i problemi legali del protagonista stesso della pellicola, Ezra Miller, salito purtroppo agli onori della cronaca per comportamenti violenti e psicotici aggravati dall'abuso di sostanze, che hanno portato a due chiacchieratissimi arresti e alle inevitabili cause giudiziarie. Un vero e proprio disastro che ha portato il film addirittura a un passo dalla totale cancellazione nonostante il budget già speso, e ha finito per mettere la pellicola sotto una cattiva luce, fino a distruggere completamente la campagna marketing per il lancio del film: Warner Bros è stata costretta a promuovere The Flash solo con i comprimari (in pratica è finito tutto sulle spalle di Michael Keaton) e tenendo nelle retrovie il protagonista.
Viaggi nel Tempo e Universi Alternativi
Nonostante sia uno dei membri fondatori della Justice League, il più potente e popolare gruppo di supereroi della Terra, la vita di Barry Allen continua a essere alquanto complicata: costantemente oscurato dalla potenza della trinità DC (Superman, Batman e Wonder Woman) nella Justice League, con una carriera nella polizia scientifica che non decolla, una vita sociale praticamente inesistente e il padre ingiustamente incarcerato come unico sospettato per l'omicidio della madre.
Dopo una missione con la Justice League, Barry scopre di potersi connettere con la forza della velocità e, di conseguenza, addirittura viaggiare nel tempo. In barba agli avvertimenti di Batman, decide così di modificare il passato quel tanto da evitare la morte della madre e creare così un presente migliore per sé. Ovviamente le cose non andranno come previsto e Barry, dopo l'attacco di un misterioso essere, si ritroverà presto intrappolato nel passato, in un universo alternativo dove il suo corrispettivo più giovane non ha ancora ottenuto i poteri di Flash, in cui Superman non è ancora apparso e Batman (interpretato incredibilmente da Michael Keaton dopo trent'anni) è sparito dalle scene da decenni. Quando però sulla Terra arriverà il Generale Zod (un sempre efficace Michael Shannon) con il proposito di terraformare il pianeta per ricreare Krypton, toccherà a Barry e ai suoi improbabili alleati tentare di salvare la situazione. E se l'unica soluzione fosse quella di ripristinare il continuum originale? E chi è il misterioso essere che ha di fatto intrappolato Barry nel passato?
Dopo una missione con la Justice League, Barry scopre di potersi connettere con la forza della velocità e, di conseguenza, addirittura viaggiare nel tempo. In barba agli avvertimenti di Batman, decide così di modificare il passato quel tanto da evitare la morte della madre e creare così un presente migliore per sé. Ovviamente le cose non andranno come previsto e Barry, dopo l'attacco di un misterioso essere, si ritroverà presto intrappolato nel passato, in un universo alternativo dove il suo corrispettivo più giovane non ha ancora ottenuto i poteri di Flash, in cui Superman non è ancora apparso e Batman (interpretato incredibilmente da Michael Keaton dopo trent'anni) è sparito dalle scene da decenni. Quando però sulla Terra arriverà il Generale Zod (un sempre efficace Michael Shannon) con il proposito di terraformare il pianeta per ricreare Krypton, toccherà a Barry e ai suoi improbabili alleati tentare di salvare la situazione. E se l'unica soluzione fosse quella di ripristinare il continuum originale? E chi è il misterioso essere che ha di fatto intrappolato Barry nel passato?
Un'Enorme Fan Fiction?
Inutile nascondersi dietro a un dito: The Flash, più che grande film supereroistico, per lunghi tratti sembra una fan fiction [per chi non lo sapesse: i racconti amatoriali e non ufficiali basati su personaggi e saghe famose scritti dai fan] promossa a blockbuster. È chiaro che certe svolte sono state guidate più dalla volontà di fare una sorta di omaggio a Ritorno al Futuro in salsa supereroistica e dal desiderio puramente nostalgico di rivedere in azione il Batman di Michael Keaton, che da reali necessità narrative. Non che sia un problema in sé, ma quando la volontà di fare felici i fan prende il sopravvento sulla trama, ne risente la coerenza interna della pellicola.
In questo senso, The Flash è un film praticamente speculare all'ultimo Spiderman: No Way Home: entrambi i film hanno una trama basata su eroi con vite problematiche che tentano di migliorare il proprio presente creando una frattura nel multiverso; entrambi sfruttano il concetto del multiverso per riportare in pista precedenti iterazioni cinematografiche degli eroi (Tobey Maguire e Andrew Garfield per No Way Home, il Batman di Michael Keaton per The Flash); entrambi presentano sostanziali problemi alla sceneggiatura (nel secondo atto per No Way Home, nel terzo per The Flash); entrambi riescono però a salvare la situazione grazie a una cosa: il cuore. C'è un grande amore verso i personaggi e si avverte chiaramente la passione dietro la scrittura e regia, che rende The Flash una pellicola estremamente piacevole da vedere, sostenuta tra l'altro da un'atmosfera più giocosa e rilassata, almeno fino al terzo atto, dove i problemi di sceneggiatura si fanno decisamente più evidenti.
Una Regia Molto Valida
Nel parlare di The Flash, non si può però non citare l'ottimo lavoro svolto da Andy Muschietti in fase di regia. Il regista argentino aveva già dimostrato ottime doti coi precedenti lavori, il validissimo horror La Madre e soprattutto l'adattamento in due parti dell'IT di Stephen King, il cui punto di forza era appunto la regia (oltre all'ottimo cast). Il vero valore aggiunto di The Flash è appunto la regia di Muschietti, bravissimo a gestire al meglio la pellicola e a regalare in apertura una scena d'azione fenomenale con protagonista il Batman di Ben Affleck, in quella che è, a parer mio, la migliore sequenza d'azione mai vista al cinema con protagonista il pipistrellone.
Più in generale la mano del regista argentino è sempre molto ferma, anche nei momenti più confusionari del film (soprattutto il già citato terzo atto con lo scontro tra i Flash e Zod), riuscendo a gestire al meglio il cast, compreso lo stesso Ezra Miller, qui sicuramente più a fuoco che nelle due versioni del film dedicato alla Justice League.
Più in generale la mano del regista argentino è sempre molto ferma, anche nei momenti più confusionari del film (soprattutto il già citato terzo atto con lo scontro tra i Flash e Zod), riuscendo a gestire al meglio il cast, compreso lo stesso Ezra Miller, qui sicuramente più a fuoco che nelle due versioni del film dedicato alla Justice League.
È stato sicuramente bravo James Gunn a guardare oltre al disastroso risultato commerciale di The Flash e a offrire a Muschietti la regia di The Brave and the Bold, che segnerà il debutto ufficiale di Batman nel rinnovato DCEU.
Una Sceneggiatura Non Impeccabile
Sicuramente The Flash, nonostante il cuore, un'ottima regia e un cast di contorno generalmente azzeccato [menzione d'onore per la Supergirl di Sasha Calle, con l'attrice che riesce a rendere il suo personaggio interessante nonostante una caratterizzazione basilare], soffre sicuramente di alcuni oggettivi problemi.
In particolare la sceneggiatura non sempre gestisce al meglio il materiale a disposizione, con un secondo atto molto lento e speso quasi interamente tra i continui siparietti tra i due Flash e il Batman di Keaton e un terzo atto decisamente troppo compresso e confusionario, dove lo scontro con Zod e tutta la parte relativa al multiverso e al vero villain (la cui reale identità è peraltro fin troppo semplice da intuire) è sacrificata a favore del climax emotivo della pellicola.
In particolare la sceneggiatura non sempre gestisce al meglio il materiale a disposizione, con un secondo atto molto lento e speso quasi interamente tra i continui siparietti tra i due Flash e il Batman di Keaton e un terzo atto decisamente troppo compresso e confusionario, dove lo scontro con Zod e tutta la parte relativa al multiverso e al vero villain (la cui reale identità è peraltro fin troppo semplice da intuire) è sacrificata a favore del climax emotivo della pellicola.
Altro problema sostanziale è l'ironia: tolte le scene più drammatiche, non c'è un solo istante della pellicola in cui non ci siano battutine, scenette slapstick o strizzatine d'occhio. Un fattore che alleggerisce sicuramente l'atmosfera della pellicola, ma che risente della qualità altalenante dell'umorismo. Alcune battute e scene sono davvero ben riuscite e strappano più di una risata, mentre, per esempio, i tantissimi siparietti riguardanti il Barry Allen dell'universo alternativo, tutti basati sullo stereotipo del diciottenne fumato, raschiano davvero il fondo del barile della comicità trascinando pigramente il film per decine di minuti.
Una CGI Disorientante
Non si può non citare anche la qualità degli effetti speciali, totalmente incostante per tutta la pellicola: si alternano infatti momenti estremamente ben fatti (la già citata scena d'azione in apertura, così come alcune scene con protagonista Batman) a momenti poco convincenti (soprattutto lo scontro con Zod, ma anche alcune scene ambientate nella forza della velocità) dove i personaggi si muovono in modo plasticoso e innaturale. È francamente difficile capire i motivi dietro dei crolli di qualità così marcati, se non nel raggiungimento dei limiti di budget.
Menzione di disonore, la famigeratissima scena dove il multiverso inizia a implodere, con omaggi ad alcuni attori scomparsi: quello che doveva essere il tripudio emozionale del fan service si trasforma invece in un totale disastro, con gli attori ricreati malissimo in una CGI che sembra provenire almeno da un ventennio fa. Andy Muschietti ha tentato di prendersi le colpe parlando di precisa scelta artistica, ma è chiaro come gli effetti speciali fossero ancora in una fase preliminare in quella scena e non siano stati poi rifiniti e completati. Il risultato finale? Più che un omaggio, un involontario oltraggio alla memoria di attori molto amati.
Menzione di disonore, la famigeratissima scena dove il multiverso inizia a implodere, con omaggi ad alcuni attori scomparsi: quello che doveva essere il tripudio emozionale del fan service si trasforma invece in un totale disastro, con gli attori ricreati malissimo in una CGI che sembra provenire almeno da un ventennio fa. Andy Muschietti ha tentato di prendersi le colpe parlando di precisa scelta artistica, ma è chiaro come gli effetti speciali fossero ancora in una fase preliminare in quella scena e non siano stati poi rifiniti e completati. Il risultato finale? Più che un omaggio, un involontario oltraggio alla memoria di attori molto amati.
Un Flop Immeritato?
Nonostante alcuni oggettivi problemi, The Flash è un film piacevole e solare, che si fa vedere senza particolari problemi e che, a fine visione, lascia un sorriso stampato sulla faccia dello spettatore. Anzi, probabilmente si colloca tra le migliori pellicole ambientate nella prima versione del DCEU, il cosiddetto Snyderverse.
Purtroppo, come già detto in apertura, The Flash si è rivelato uno dei più fragorosi flop degli ultimi anni e i motivi sono sicuramente molteplici. Innanzitutto la gara tra Marvel e DC a proporre un numero sempre maggiore di contenuti per lanciare al meglio le proprie piattaforme di streaming ha rapidamente portato un calo generalizzato della qualità dei prodotti e a una certa saturazione che ha finito per stancare il pubblico, soprattutto in casa DC (reduce da altri risultati poco soddisfacenti con Black Adam e Shazam 2).
Purtroppo, come già detto in apertura, The Flash si è rivelato uno dei più fragorosi flop degli ultimi anni e i motivi sono sicuramente molteplici. Innanzitutto la gara tra Marvel e DC a proporre un numero sempre maggiore di contenuti per lanciare al meglio le proprie piattaforme di streaming ha rapidamente portato un calo generalizzato della qualità dei prodotti e a una certa saturazione che ha finito per stancare il pubblico, soprattutto in casa DC (reduce da altri risultati poco soddisfacenti con Black Adam e Shazam 2).
Un altro fattore fondamentale è stato l'annunciato reboot dell'universo cinematografico DC da parte di James Gunn, che rende sostanzialmente The Flash un ingombrante rimasuglio della scorsa gestione. A parte pochi irriducibili fan di Zack Snyder, è chiaro che il pubblico ha ormai totalmente perso interesse in questo universo ormai condannato alla chiusura, decretando il fallimento del film.
E poi c'è il classico elefante nella stanza, ovvero Ezra Miller. Se già in tempi non sospetti l'attore era risultato da subito il meno amato tra gli interpreti della Justice League - colpa di una caratterizzazione poco azzeccata (quella del nerd sfigato che fa battutine a sproposito) e di una recitazione perennemente sopra le righe da parte di Miller - i suoi problemi legali con abuso di sostanze e atteggiamenti violenti nei confronti delle forze dell'ordine, gli hanno attirato ulteriori antipatie. Sappiamo bene come, in casi come questi, il pubblico americano non perdoni certi comportamenti, tanto che, in casa Warner Bros, si sono interrogati per mesi se fosse il caso di cancellare totalmente il film.
E poi c'è il classico elefante nella stanza, ovvero Ezra Miller. Se già in tempi non sospetti l'attore era risultato da subito il meno amato tra gli interpreti della Justice League - colpa di una caratterizzazione poco azzeccata (quella del nerd sfigato che fa battutine a sproposito) e di una recitazione perennemente sopra le righe da parte di Miller - i suoi problemi legali con abuso di sostanze e atteggiamenti violenti nei confronti delle forze dell'ordine, gli hanno attirato ulteriori antipatie. Sappiamo bene come, in casi come questi, il pubblico americano non perdoni certi comportamenti, tanto che, in casa Warner Bros, si sono interrogati per mesi se fosse il caso di cancellare totalmente il film.
O, come sintetizza efficacemente (e cinicamente) la veterana del giornalismo a fumetti Heidi MacDonald in questo interessante articolo in lingua inglese, paragonando The Flash a Spiderman: No Way Home: "La gente ha apprezzato i cameo dal multiverso presenti in Spiderman: No Way Home, perché Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland sono star molto amate. Nessuno ama invece Ezra Miller".
In Conclusione
The Flash passerà probabilmente alla storia come uno dei più fragorosi flop del cinema: un triste record che però il film non merita, nonostante alcuni problemi. Il mio consiglio è di dargli comunque una possibilità, magari quando atterrerà su una delle piattaforme di streaming: vi troverete di fronte a un film con tanto cuore e con alcune memorabili scene d'azione.
The Flash è attualmente disponibile sul mercato home video in formato fisico e digitale VOD.
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