Nota Importante: Questo articolo contiene sicuramente diversi SPOILER sulla sul film Guardiani della Galassia Vol.3. Grazie.
Dopo il deludente Ant-Man and The Wasp: Quantumania, la Fase 5 per il Marvel Cinematic Universe continua con Guardiani della Galassia Vol.3, capitolo finale della trilogia dedicata al più improbabile tra i team di supereroi Marvel. Una pellicola con una storia produttiva molto travagliata e arrivata con discreto ritardo rispetto ai progetti originali: fortunatamente i problemi non hanno minimamente inficiato il risultato finale e la terza iterazione dei Guardiani della Galassia si è rivelato essere il miglior film Marvel da molti anni a questa parte.
Una Storia Produttiva Alquanto Travagliata
Senza entrare nel merito della situazione alquanto spinosa e della cosiddetta cancel culture, che meriterebbero ben altri approfondimenti, il licenziamento fu un vero e proprio maremoto in seno ai Marvel Studios, in particolare per un esterrefatto Kevin Feige e per tutto il cast, legato a Gunn da un rapporto di amicizia.
Lo stesso Feige, dopo lunghi mesi di trattative e di diplomazia, riuscì a convincere la Disney a perdonare il regista americano e a farlo tornare in sella al progetto, che ormai era slittato ben oltre le prime date previste, finendo addirittura nella Fase 5 del MCU per permettere a Gunn di concludere il suo Suicide Squad per i rivali della DC [che poi avrebbero assunto proprio Gunn come nuovo deus ex machina di tutto l'universo cinematografico]. Con tutte queste problematiche e un consistente rinvio, c'erano parecchi timori su come sarebbe potuto uscire Guardiani della Galassia Vol. 3: fortunatamente i dubbi sono stati spazzati via da una delle migliori pellicole supereroistiche in assoluto.
Una Trama Semplice e Coinvolgente
Nonostante la depressione di Peter Quill (un Chris Pratt finalmente tornato in parte), la vita sulla stazione Knowhere scorre tranquilla, fino all'arrivo di Adam Warlock (interpretato da Will Poulter), l'essere potentissimo creato dall'imperatrice dei Sovereign alla fine dello scorso film. L'obiettivo di Warlock è catturare Rocket (doppiato in originale da Bradley Cooper) per conto di un misterioso mandante. I Guardiani riescono a sventare l'attacco, ma, purtroppo Rocket è gravemente ferito, e la situazione peggiora ulteriormente quando Peter tenta di utilizzare un medipack su di lui, causando la reazione di un chip di controllo innestato su Rocket, riducendolo in fin di vita.
L'unica speranza di salvezza è rintracciare la società produttrice del chip, la Orgocorp, infiltrarsi e rubare il codice per disattivare il chip. I Guardiani partono così per una nuova missione, che li vedrà collaborare forzatamente con la "nuova" Gamora (Zoe Saldana) costringendo così Peter a venire a patti con i propri sentimenti.
Dopo essersi infiltrati però nel quartier generale di Orgocorp, i Guardiani scopriranno che, per avere il codice di accesso al chip, dovranno vedersela con il padrone dell'azienda, l'Alto Evoluzionario (interpretato da Chukwudi Iwuji), un folle genetista di origine terrestre ossessionato dall'idea di creare una società perfetta speculare a quella terrestre, ottenuta facendo evolvere animali. Si scoprirà che è lui (che nel frattempo ha anche acquisito potenti superpoteri grazie alla manipolazione genetica) il creatore di Rocket e che lo rivuole a tutti i costi in quanto possessore di capacità intellettive uniche tra le sue creazioni. Lo scontro tra i Guardiani e l'Alto Evoluzionario sarà inevitabile, il tutto mentre un Rocket morente ricorda la sua tragica e commovente storia.
L'unica speranza di salvezza è rintracciare la società produttrice del chip, la Orgocorp, infiltrarsi e rubare il codice per disattivare il chip. I Guardiani partono così per una nuova missione, che li vedrà collaborare forzatamente con la "nuova" Gamora (Zoe Saldana) costringendo così Peter a venire a patti con i propri sentimenti.
Dopo essersi infiltrati però nel quartier generale di Orgocorp, i Guardiani scopriranno che, per avere il codice di accesso al chip, dovranno vedersela con il padrone dell'azienda, l'Alto Evoluzionario (interpretato da Chukwudi Iwuji), un folle genetista di origine terrestre ossessionato dall'idea di creare una società perfetta speculare a quella terrestre, ottenuta facendo evolvere animali. Si scoprirà che è lui (che nel frattempo ha anche acquisito potenti superpoteri grazie alla manipolazione genetica) il creatore di Rocket e che lo rivuole a tutti i costi in quanto possessore di capacità intellettive uniche tra le sue creazioni. Lo scontro tra i Guardiani e l'Alto Evoluzionario sarà inevitabile, il tutto mentre un Rocket morente ricorda la sua tragica e commovente storia.
I Personaggi Prima di Tutto
La scelta vincente di James Gunn è di mettere davanti a tutto i personaggi, ancora prima di trama, azione e spettacolarità. In questo modo ogni personaggio ha il suo peso specifico nell'economia della pellicola e un suo arco narrativo completo, e poco importa se alcuni di essi sono forse prevedibili e basilari (come quello che riguarda Kraglin e il cane Cosmo). Anzi, per gran parte dei personaggi principali, Guardiani della Galassia Vol. 3 rappresenta la chiusura di un arco narrativo ben più ampio, sviluppatosi nei tre film, mostrando come Gunn avesse pensato a molte svolte narrative sin da subito, al netto delle imposizioni dettate dalla partecipazione dei Guardiani agli ultimi due film degli Avengers: l'impressione che si ha alla fine dei quasi 150 minuti è di estrema compiutezza e soddisfazione, con un finale differente riservato a ogni personaggio.
Un Film Ben Calibrato
Un altro lato vincente di Guardiani della Galassia Vol. 3 è il suo bilanciamento quasi perfetto: James Gunn infatti riesce sapientemente a dosare i tanti ingredienti - inclusa la sempre ottima colonna sonora rock e una CGI finalmente efficace - in modo impeccabile, riuscendo a trovare il giusto spazio a umorismo (da quanto tempo l'ironia in un film Marvel non era così efficace e con i tempi sempre corretti?), azione (girata in modo originale e stiloso, altro fattore che solleva la pellicola dalla media), social commentary mai invadente e scene commoventi. Perché, sì, Gunn non si fa minimamente problemi a spingere sul lato più emozionale nel lungo flashback riguardante le origini di Rocket, colpendo anche basso (se amate gli animali gli occhi vi si inumidiranno sicuramente nella scena più drammatica del film), senza però mai risultare becero, finto o moralmente ricattatorio. Insomma, si ride molto, si piange il giusto e si rimane attaccati alla poltrona per 150 minuti, e sono pochi i punti deboli: ci sono giusto un paio di svolte narrative un po' tirate per i capelli e l'arco narrativo riservato a Adam Warlock è abbastanza inconsistente, quasi che il regista non sapesse bene come sfruttare il personaggio dopo averlo introdotto nei titoli di coda del Vol. 2.
Un Cattivo Efficace
Un altro punto di merito di Guardiani della Galassia Vol. 3 è il villain di turno, ovvero l'Alto Evoluzionario. Se non è difficile fare risultare immediatamente antipatico un genetista senza scrupoli che tortura piccoli animali innocenti, lo è molto di più creare un personaggio che risulti credibile e tridimensionale. Perché non basta calcare pesantemente la recitazione per dare spessore a un personaggio (ogni riferimento al Kang di Quantumania è puramente voluto): l'Alto Evoluzionario non vuole conquistare o annichilire il mondo, vuole creare un'utopia perfetta, un'idea, per certi versi, condivisibile. Quello che non è condivisibile è la totale mancanza di empatia che porta alla distruzione di un intero mondo (la Contro-Terra) giudicato ormai corrotto e imperfetto con le migliaia di esseri che ci vivono. Chukwudi Iwuji, supportato dall'ottima sceneggiatura, svolge un lavoro egregio nel caratterizzare il villain con tanti piccoli tocchi, rendendolo immediatamente uno dei personaggi più odiati di tutto il MCU e plasmando così un cattivo perfetto per la pellicola.
La Maledetta Continuity
Insomma, com'è chiaro da questa recensione, Guardiani della Galassia Vol. 3 è sicuramente uno dei migliori film del MCU, chiudendo in modo perfetto quella che è sicuramente la migliore saga in assoluto di questo universo narrativo. Cosa che mi fa riflettere, in particolare su cosa differenzi questo film rispetto alle ultime, deludenti, pellicole del MCU. In primis la sceneggiatura, forse il fattore che ha penalizzato maggiormente l'universo narrativo negli ultimi anni e poi l'amore per i personaggi e le loro caratterizzazioni. Ma c'è un altro fattore fondamentale, ovvero che Guardiani della Galassia Vol. 3 ( e più generalmente tutta la saga) è sostanzialmente un film a sé stante: non deve forzatamente presentare nuovi personaggi in vista di serie tv o film, non deve introdurre villain per il proseguimento della saga degli Avengers, non è costretto a fare i conti con gli avvenimenti di altre 10 opere differenti.
La continuity, che è stata un gancio fondamentale ai tempi dei primi film del MCU per rendere l'universo narrativo un successo globale, è ormai diventata un fardello pesantissimo, che condiziona la creatività degli sceneggiatori. Forse è il caso di fare un passo indietro e di tornare a pensare alle storie e ai personaggi ancora prima di pensare di dovere incastrare tutto per ricreare la tempesta perfetta che portò al primo film degli Avengers e poi all'Infinity Saga.
La continuity, che è stata un gancio fondamentale ai tempi dei primi film del MCU per rendere l'universo narrativo un successo globale, è ormai diventata un fardello pesantissimo, che condiziona la creatività degli sceneggiatori. Forse è il caso di fare un passo indietro e di tornare a pensare alle storie e ai personaggi ancora prima di pensare di dovere incastrare tutto per ricreare la tempesta perfetta che portò al primo film degli Avengers e poi all'Infinity Saga.
In Conclusione
Guardiani della Galassia Vol. 3 è il miglior film Marvel da molti anni a questa parte: merito di un'ottima sceneggiatura, del grande amore e rispetto verso i personaggi da parte di James Gunn e della bravura nell'equilibrare al meglio tutti gli elementi. Si ride, si piange e ci si appassiona per le disavventure di un albero parlante (a proposito, molto azzeccata l'idea che si riesca a capire l'idioma di Groot una volta entrati in "sintonia" con lui), di uno sboccato procione spaziale e di uno sgangherato team di personaggi assurdi. Purtroppo, la travagliata storia produttiva e la particolarità della saga rendono questo film un oggetto unico all'interno della Fase 5.
Infine, spendiamo due parole sul regista James Gunn: il buon James sarà anche un po' paraculo, come testimoniato dalla sua frenetica attività sui social, ma mancherà terribilmente in casa Marvel, questo è sicuro.
Guardiani della Galassia Vol.3 è disponibile in streaming su Disney+. E' inoltre disponibile per il noleggio e acquisto in digitale presso i principali store VOD e per l'acquisto fisico presso i maggiori store online.
Sempre su Disney+, è presente la seconda stagione di I Am Groot, serie di brevi cortometraggi dedicati alla versione infantile del noto personaggio: come per la prima tranche di episodi, si tratta di piccole gemme basate su umorismo slapstick, divertenti e ottimamente realizate, che si vedono nell'arco di una mezz'oretta.
Sempre su Disney+, è presente la seconda stagione di I Am Groot, serie di brevi cortometraggi dedicati alla versione infantile del noto personaggio: come per la prima tranche di episodi, si tratta di piccole gemme basate su umorismo slapstick, divertenti e ottimamente realizate, che si vedono nell'arco di una mezz'oretta.
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