Insomnium - Anno 1696 (Recensione)

 

Copertina

Avevo chiuso la mia Recensione di Foregone degli In Flames con questa frase:

"Nell'ambito del melodeath, invece, lo Scudetto quest'anno credo che se lo aggiudicherà un'altra band, ma ne parleremo più avanti…"

Bene, è finalmente giunto il momento di parlarne, visto che dubito che qualcuno riuscirà a fare meglio (nel sottogenere del death metal melodico) di Anno 1696 degli Insomnium, nono album di una prolificissima carriera ormai ventennale. Carriera non sempre così degna di nota: a voler essere sinceri la band finlandese, sin dagli esordi, è sempre rimasta nella comfort zone del gruppo che non inventa nulla e che segue con dedizione e professionalità il sentiero tracciato da altre formazioni, in questo caso ovviamente il solito terzetto (In Flames, Dark Tranquillity e At The Gates) che ha dato vita alla scena di Göteborg, a cui si aggiunge qualche contaminazione folk e doom e fugaci scampagnate nel black metal più melodico. In particolare, i primi sei lavori, tra alti e bassi, sono album sostanzialmente gradevoli e ben suonati, ma che non dicono praticamente nulla di nuovo e che non sono certo in grado di avvicinarsi ai capolavori del genere. 

Con il concept Winter's Gate (in realtà un unico, esaltante, brano di 40 minuti dedicato agli antichi vichinghi) del 2016, gli Insomnium hanno invece alzato decisamente l'asticella, raggiungendo una sorprendente maturità artistica, continuando poi con il complesso e malinconico Heart Like a Grave, altro lavoro brillante e decisamente degno di nota. Arriviamo così a questo Anno 1696, un nuovo concept, questa volta dedicato al processo alle streghe che si tenne nel 1675 a Torsåker in Svezia, e che costò la vita a 71 persone (di cui 65 donne) accusate ingiustamente di stregoneria. 

In tempi dove lo streaming ha totalmente modificato la modalità di fruizione e monetizzazione della musica e, quindi, dove gli album sono sostanzialmente una raccolta di singoli pubblicati a cadenza regolare per massimizzare il numero di ascolti, Anno 1696 va fieramente controcorrente. Si tratta infatti di un lavoro che va assolutamente ascoltato nella sua interezza e che trova la sua ragione d'essere nel fluire delle sue otto tracce, in un viaggio sonoro alquanto compatto e piacevole che segue lo svolgersi della storia. Non che questa compattezza significhi monotonia, dal momento che, invece, gli Insomnium riescono a inserire molte variazioni sul tema: troviamo così la struttura in crescendo dell'opener "1696", l'arcigno mid-tempo "White Christ", giocato tra l'incrocio delle voci abrasive di Niilo Sevänen e dell'ospite Sakis Tolis dei Rotting Christ (due dei growler più personali e riconoscibili dell'intera scena), la tiratissima "Starless Path", forse il brano più vicino al black metal del disco e la conclusiva e magniloquente "The Rapids", ben giocata su riuscite variazioni di atmosfera e ritmo. Ma la palma di miglior brano del lotto se l'aggiudica la sorprendente e malinconica "Godforsaken", il brano dove maggiormente si captano gli echi del sound dei connazionali Amorphis, ben giocata sul contrasto della voce eterea della cantante ospite Johanna Kurkela, opposta al feroce growl di Niilo e all'ottimo cantato pulito del chitarrista Markus Vanhala.

Anno 1696 è un album sorprendentemente solido, senza particolari difetti o punti deboli (anche i 50 minuti di durata sono assolutamente perfetti), sorretto da un songwriting di altissima qualità e che mostra una band in grande stato di grazia. Con una striscia aperta di tre dischi validissimi, gli Insomnium sono al momento la formazione da seguire assolutamente nell'ambito del melodeath, con buona pace di nomi più altisonanti. Un gran bel traguardo per chi era partito come uno dei tanti gruppi che clonavano il Göteborg-sound senza chissà quali ambizioni.

Anno 1696 è disponibile in formato digitale e fisico sul sito ufficiale della label Century Media. E' inoltre disponibile in formato fisico e digitale su tutti i maggiori store online. Il disco è ovviamente inoltre disponibile su tutti i maggiori servizi di musica in streaming. Per maggiori informazioni sugli Insomnium, visitate la Pagina LinkTree della band.



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