Licantropus (Recensione) - Un Divertissement Stiloso e Riuscito



Devo ammettere che, quando fu annunciato su Disney+ uno special di Halloween dedicato a uno dei personaggi horror minori dell'Universo Marvel (Werewolf by Night - o Licantropus se vogliamo utilizzare il nome italiano), diretto da un famoso compositore di colonne sonore (Michael Giacchino) alla sua primissima esperienza come regista, non sapevo bene cosa aspettarmi, anche alla luce degli innegabili problemi che ha avuto il Marvel Cinematic Universe nella sua Fase 4. Fortunatamente, già dal primissimo trailer mostrato a San Diego, in bianco e nero e con una deliziosa atmosfera retrò, si intuiva che avremmo potuto trovarci davanti a qualcosa di particolare e unico nel MCU. E così è stato.

Werewolf at Night

Un Horror Classicissimo

Il più famoso cacciatore di mostri, Ulysses Bloodstone, è morto. Come ultime volontà, incarica la seconda moglie Verusa di organizzare una gara tra i sette migliori cacciatori di mostri, inclusa la ribelle ed estraniata figlia Elsa. Chi riuscirà a uccidere il mostro presente nel labirinto nella tenuta otterrà la gemma Bloodstone, una potente reliquia in grado di indebolire il potere dei mostri. Ma, tra i cacciatori partecipanti, uno di essi nasconde un oscuro e mortale segreto. 
Già da questa sinossi, che pare provenire direttamente da un film con Vincent Price, è chiaro che l'intento principale di Giacchino era confezionare un omaggio a tanti film del passato che il compositore/regista ha adorato: i film di mostri della Universal, gli elaborati e chiassosi b-movie di William Castle e un pizzico delle atmosfere gotiche e della violenza delle pellicole Hammer. Missione riuscita con discreto successo. 

Werewolf at Night

Un Mediometraggio Stiloso e Divertente

Per Licantropus, Giacchino opta per un bianco e nero dai contrasti molto definiti per ricreare in modo fedele il tipo di atmosfera e illuminazioni dei vecchi horror, una scelta stilosa e azzeccata che dona a questo mediometraggio una sua personalità distinta. Nonostante una fotografia a tratti troppo pulita e asettica, causata dalle riprese in digitale (probabilmente ricorrere alla cara e vecchia pellicola avrebbe maggiormente pagato per un progetto come questo), Licantropus riesce a catturare visivamente lo spettatore sin dai primi istanti. Merito di un Giacchino che sopperisce a una certa mancanza di esperienza e malizia con sana passione: si intuisce chiaramente il suo divertimento nel girare lo speciale e questa sensazione gioiosa viene trasmessa allo spettatore, soprattutto nello scontro finale, caratterizzato da potenti e stilosi controluce e dominato da una colonna sonora assurda e potentissima, opera ovviamente dello stesso Giacchino.

Werewolf at Night

Una Sceneggiatura Ben Calibrata

A sorreggere il mediometraggio troviamo finalmente una buona sceneggiatura, asciutta e senza troppi fronzoli, dove si evitano spiegoni e il numero dei dialoghi è ridotto allo stretto necessario per caratterizzare i personaggi. Ne guadagna il ritmo e soprattutto la durata, 50 minuti scarsi, un minutaggio perfetto per una trama come quella di Licantropus: anzi, a ben vedere, forse si poteva concedere uno spazio leggermente maggiore alle scene di caccia all'interno del Labirinto, con i cacciatori intenti a farsi la pelle a vicenda, mentre la sceneggiatura preferisce chiudere la prima parte di trama in modo abbastanza sbrigativo per arrivare all'atteso scontro finale. Da sottolineare anche la quantità di violenza e sangue, decisamente superiore alla media Marvel, per quanto giustamente depotenziata dalla bicromia che rende gli schizzi di sangue sulla telecamera decisamente più tollerabili per un pubblico non avvezzo allo splatter.

Werewolf at Night

Una Recitazione Sopra le Righe

Due parole anche sulla recitazione: i due protagonisti Jack Russell e Elsa Bloodstone (interpretati rispettivamente da Gael García Bernal e Laura Donnelly) lavorano bene sui loro personaggi basandosi sulla caratterizzazione semplice e diretta della sceneggiatura. In particolare, Bernal, la vera e propria star dello speciale, riesce a rendere bene l'idea di un personaggio schivo e tormentato da una maledizione, senza calcare troppo la mano sul lato drammatico e dando al personaggio un lato più leggero e ironico. Il resto del cast recita deliziosamente sopra le righe (in particolare la matrigna Verusa, interpretata da Harriet Sansom Harris, ruba la scena ogni volta che appare nello speciale), come da copione per un prodotto che vuole omaggiare i tipici stilemi degli horror che furono e che ovviamente dona a Licantropus una patina di sottile e piacevole autoironia.

Werewolf at Night

In Conclusione

Al netto di qualche piccolo difetto, Licantropus è uno speciale divertente e ben realizzato che introduce un nuovo aspetto, quello legato all'horror e ai mostri, nell'universo cinematografico Marvel. Voci di corridoio parlano di un futuro film dedicato ai Midnight Sons che includerebbe Licantropus, Elsa, Man Thing (in questo speciale nominato sempre e solo come Ted, visto l'imbarazzante nome originale), Blade e, chissà, forse anche Ghost Rider, ruolo per cui si è già candidato Keanu Reeves.
Se lo scopo della problematica fase 4 del Marvel Cinematic Universe era l'allargamento dei confini dell'universo oltre ai soliti Avengers con una maggiore varietà stilistica, 
Licantropus raggiunge pienamente l'obiettivo con uno speciale perfetto per la stagione di Halloween.

Licantropus (Werewolf at Night) è uno speciale Marvel trasmesso in esclusiva in streaming su Disney+.

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