An Abstract Illusion - Woe (Recensione)

 

An Abstract Illusion - Woe

Ci hanno messo ben sette anni gli svedesi An Abstract Illusion a dare un seguito al loro debutto, Illuminate the Path, che aveva mostrato una band sì dotata di grande tecnica, ma anche di scarsa personalità con un death metal melodico basato su elementi progressivi non particolarmente originali. Un parto difficile, quello di Woe, dal momento che, come raccontato dallo stesso trio svedese sui social, le parti di batteria sono state registrate addirittura 5 anni fa, prima che vari problemi rimandassero l'uscita di questo secondo disco. 

Woe rappresenta sicuramente un'evoluzione per gli An Abstract Illusion, il cui sound è ora diventato molto più dinamico e imprevedibile. Pur rimanendo predominanti gli elementi più prettamente atmosferici e progressivi (riff circolari, continui cambi di tempo, la presenza costante delle tastiere), essi sono ora bilanciati da una maggiore aggressività e istintività, con brani che non disdegnano il blast beat e che sfiorano sonorità vicine al black metal in più di un punto.

Woe è un vero e proprio calderone di influenze più o meno palesi che si amalgamano in modo abbastanza convincente: se gli Opeth rimangono i numi tutelari di gran parte del sound (come già piuttosto evidente nell'opener "Slaves"), non è difficile scorgere momenti che ricordano apertamente altre band. Abbiamo le atmosfere spaziali dei Cynic nell'intro "The Behemoth That Lies Asleep", gli Insomnium di Winter's Gate nel finale di "Tear Down This Holy Mountain", echi degli Emperor nella prima metà di "Prosperity", le melodie ariose di Devin Townsend nel finale di "In the Heavens Above, You Will Become a Monster". Con tutte queste influenze, è abbastanza ovvio che Woe sia un album alquanto eterogeneo, ma fortunatamente sorretto da un songwriting solido e convincente che evita l'effetto minestrone e che non annoia neppure negli episodi più lunghi. Naturalmente è giusto segnalare la tecnica impressionante della band svedese, che mostra qualche debolezza solo nelle parti vocali, con un growl troppo monocorde e un'alternanza tra parti aggressive e pulite ancora da bilanciare.

Non c'è dubbio che con questo secondo album gli An Abstract Illusion abbiano compiuto un deciso passo in avanti: c'è sicuramente ancora da lavorare per trovare la quadra di un sound ancora fortemente derivativo, ma la strada è decisamente quella giusta, rendendo il trio svedese uno dei nomi emergenti della scena, al pari dei britannici Countless Skies.

Woe è disponibile in formato digitale e fisico sul sito ufficiale della label Willowtip Records. E' disponibile in formato fisico e digitale su tutti i maggiori store online. Il disco è ovviamente inoltre disponibile su tutti i maggiori servizi di musica in streaming, oltre che sulla Pagina Bandcamp della band.



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