Oceans of Slumber - Starlight and Ash (Recensione)

 

E' da molto tempo che tentavo di avvicinarmi alla musica degli Oceans of Slumber, attirato dallo splendido timbro caldo e potente della cantante Cammie Gilbert, venendone però sempre respinto. Colpa, in parte, della mia allergia alle sonorità doom metal negli ultimi anni, dopo avere letteralmente adorato il genere in gioventù; ma anche colpa di una certa discontinuità e prolissità che ho sempre percepito nei dischi precedenti, che li faceva cadere nel dimenticatoio dopo alcuni ascolti. Però le potenzialità erano davvero grandi e non solo legate alla bravura di Cammie; potenzialità che sembrano davvero sbocciare in Starlight and Ash, quinto album della band statunitense, uscito sempre per Century Media.

Starlight and Ash rappresenta un cambio netto e radicale nella musica degli Oceans of Slumber: abbandonate in larga parte le derive doom e progressive che avevano caratterizzato i primi quattro album, la band è passata a un sound più morbido e accessibile, un rock oscuro e sanguigno caratterizzato da influenze blues e Southern Rock, oltre che da alcuni momenti che sembrano ispirarsi ai primi dischi dell'era Anneke degli olandesi The Gathering.
 
Cambi così marcati di sound sono sempre azzardati e rischiano fortemente di alienare una buona fetta di fan storici, ma, nel caso degli Oceans of Slumber, l'obiettivo è centrato in pieno con Starlight and Ash: a brillare su tutti sono la vibrante e trascinante opener The Water Rising, in perfetto equilibrio tra melodie orecchiabili e strutture più complesse, e Red Forest Roads, con il suo incedere in continuo crescendo, in un finale esaltante suggellato dalla splendida voce di Cammie in contrasto con la potenza di ritmiche e tastiere. Degne di nota anche The Lighthouse, con i suoi echi blueseggianti e The Hanging Tree, forse il brano stilisticamente più vicino ai già citati The Gathering. Per contro, brani come Hearts of Stone e Salvation sono probabilmente un po' troppo semplici e monodimensionali per lasciare pienamente il segno e la seconda parte dell'album (in particolare la piatta cover di House of the Rising Sun dei The Animals) sembra soffrire di un leggero calo di tensione.

Aldilà di alcuni difetti, Starlight and Ash è un lavoro riuscito che cattura l'ascoltatore e cresce costantemente con gli ascolti e una delle uscite migliori di questo 2022. La band americana ha preso un grosso rischio nel modificare in modo così sostanziale il proprio sound, un rischio che però ha pagato pienamente e che disegna un futuro alquanto interessante per gli Oceans of Slumber.

Starlight and Ash è disponibile in formato digitale e fisico sul sito ufficiale della label Century Media. E' inoltre disponibile in formato fisico e digitale su tutti i maggiori store online. Il disco è ovviamente inoltre disponibile su tutti i maggiori servizi di musica in streaming.


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