Al Ewing - L'uomo Immaginario (Recensione) - Tutto Molto Meta


Al Ewing è decisamente uno dei nomi emergenti nel mondo del fumetto supereroistico: dopo una gavetta su 2000 AD, lo scrittore britannico è approdato in casa Marvel Comics, facendosi subito notare per inventiva e idee. La consacrazione definitiva è arrivata grazie al lungo ciclo di Immortal Hulk (potete trovare un'ottima introduzione al ciclo in questo ottimo articolo di Fumettologica, la mia testata di critica fumettistica preferita), dove Ewing ha saputo riprendere le contorte e complessissime fila di decenni di continuità e stravolgimenti di Hulk, infilando il personaggio in un contesto prettamente orrorifico (sulla scia del sottovalutato ciclo di Bruce Jones), tra body horror estremo e potenti suggestioni lovecraftiane. Ne è venuta fuori un'avvincente saga piena di idee e svolte narrative intriganti che ha saputo trovare il successo del grande pubblico, riportando costantemente la testata di Hulk nella top 10 americana. E, inoltre, riportando il sottoscritto ad appassionarsi a une testata Marvel dopo qualche annetto. Quando 451, recente divisione editoriale di Edizioni BD destinata a romanzi e saggi, ha annunciato la traduzione del primo romanzo dell'autore britannico, non ho quindi saputo resistere.

Un'Idea Fulminante...

L'idea portante del romanzo è geniale: in un presente alternativo quasi tutti gli attori sono stati sostituiti dagli Immaginari, cloni geneticamente modificati creati in modo che siano al 100% il personaggio che devono interpretare. Un'idea che si ispira indubbiamente alle intuizioni di Philip K. Dick, in particolare al concetto di realtà correlato alla fama (esisto solo finché sono famoso) esplorato da Dick nello splendido romanzo "Scorrete Lacrime, Disse il Poliziotto", ma che offre grandissime potenzialità. Purtroppo, in parte, sprecate.

...Purtroppo Non Sfruttata a Dovere

Era possibile declinare questa idea in moltissimi modi: dal mistery/noir (peraltro accennato nella sottotrama degli omicidi degli Sherlock Holmes, che sostanzialmente non porta a quasi nulla nell'economia del romanzo), fino al distopico/apocalittico (una classica ribellione degli Immaginari contro l'uomo). Ewing sceglie una invece la strada della dramedy psicologica, con fortissimi riferimenti metatestuali.
Niles Golan è un romanziere e sceneggiatore di serie Z (nonostante si ritenga un genio), la cui vita è un totale disastro: semi-alcolizzato, incapace di rimanere fedele alla propria (ormai ex) moglie, con un'Immaginario come migliore amico, un grosso trauma irrisolto e la tendenza a immaginare la propria vita come una sceneggiatura di un B-Movie. Nel momento in cui gli viene commissionata la sceneggiatura del reboot di un tremendo film clone di James Bond degli anni '70, si innesca una catena di eventi che lo porta a esaminare la propria vita e ad affrontare il proprio trauma irrisolto.

Tutto Molto Meta, Pure Troppo

Un romanzo su un romanziere che deve scrivere una sceneggiatura e che vede la propria vita come un romanzo: basta questa estrema sintesi per capire che "L'Uomo Immaginario" gira molto su territori prettamente metatestuali, un giochino a volte divertente, ma spesso troppo forzato, con tutta l'idea degli Immaginari al servizio di tematiche riguardanti la diversità, razzismo e l'inclusività, temi importantissimi quanto inflazionati (e spesso banalizzati) in tempi di cultura woke e #metoo.
Non che il romanzo sia in realtà brutto: Ewing scrive in modo creativo e scorrevole, tutta la trama alla ricerca delle origini del tremendo film è molto divertente e surreale e ci sono alcune intuizioni notevoli. In definitiva ad affossare in parte il libro è più la scelta del protagonista con il quale si prova scarsa empatia e il cui arco narrativo risulta poco incisivo, mentre il contesto in cui si muove è molto più interessante di quanto lo sia la trama. Una lettura comunque stimolante ed interessante, che mostra buone potenzialità da parte di Ewing anche in campo letterario.

L'Uomo Immaginario è disponibile come volume e come ebook su tutti i principali store di libri online, oltre che ovviamente nelle librerie di varia.

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