Hello World (Recensione)

 
Ammetto di non seguire più il mondo manga e anime come un tempo, sia per mancanza di tempo (o fondi/spazio per quanto riguarda i manga), sia per una certa lontananza da certe tematiche che non sento più mie giunto (quasi) a spegnere le 45 candeline. Detto questo, tento comunque di avvicinarmi ancora ad alcuni titoli, magari leggendo utili post di altri blog che elencano i migliori anime da vedere su Amazon Prime o Netflix.
Hello World, era quasi sempre presente in queste liste e, approfittando anche del fatto che sparirà molto a breve dal catalogo di Netflix, mi sono finalmente deciso a vederlo, nonostante una trama che, a dirla tutta, mi attirava pochissimo.
[Aggiornamento: l'anime è riapparso in streaming, ma nel catalogo di Amazon Prime Video]

Never Judge a Book by Its Cover

Ovvero "non giudicare mai un libro dalla sua copertina", un detto che si adatta perfettamente a questo anime, perché la prima mezz'ora è molto sottotono. Innanzitutto il character design è sicuramente ostico e ci vuole un po' a farci l'occhio, soprattutto per quanto riguarda i visi e le espressioni. In più il film mostra da subito un'utilizzo decisamente sostenuto delle animazioni in CGI e di sfondi renderizzati, che, personalmente, trovo un po' irritanti. E infine la trama, che sembra l'ennesima variazione di un tema già visto decine di volte, e non solo in manga e anime: Naomi, ragazzino timido e impacciato, riceve la visita di se stesso dal futuro che gli dice che entro tre mesi dovrà conquistare la compagna di classe Ruri (introversa e scontrosa, ma bellissima, ovviamente) e salvarle la vita evitando che un fulmine la colpisca.

Una Partenza Con il Pilota Automatico

Francamente, nei suoi primi 40 minuti il film non riserva nessuna sorpresa e procede speditissimo su binari molto prevedibili, con tutte le svolte di trama che ci si aspetterebbe. Il Naomi adulto che aiuta il Naomi giovane ad avvicinarsi a Ruri, insegnandogli nel frattempo a padroneggiare un guanto futuristico capace di manipolare la materia, una capacità che sarà indispensabile per salvare la vita di Ruri. Non che ci sia nulla di male, ma, come detto, non sento più certe tematiche come vicine alla mia vita come potevano esserlo 30 [sic] anni fa e Hello World mi sembrava semplicemente l'ennesima variazione di un tema già visto. Insomma, ero sul punto di interrompere la visione. Fortuna che sono testardo... 

Uno Svolgimento Pieno di Sorprese

Dopo che la trama di base trova il suo compimento, Hello World ingrana la quarta e si trasforma completamente. Da commedia romantica con una spruzzata di fantascienza si passa a una potente opera puramente fantascientifica, in un crescendo di visionarietà, tensione, con quel minaccioso mood apocalittico che solo le migliori opere giapponesi possiedono. Non solo la trama è ribaltata da un plot twist inaspettato, ma da quel momento diventa sempre più complessa e stratificata, pur mantenendo una certa semplicità nelle caratterizzazioni e nelle motivazioni che animano i personaggi. Al contempo, anche la qualità di disegni e animazioni, soprattutto nell'utilizzo della CGI (ora perfettamente giustificata e integrata), aumenta esponenzialmente, lasciando in più di un frangente a bocca aperta.

Un Finale Sorprendente

E' però sul finale che Hello World spara la sua migliore cartuccia; o, per essere più precisi, nella scena post-crediti, meno di un minuto di durata che non solo regala una sorpresa inaspettata (come nella migliore tradizione della fantascienza classica anni '50 e '60), ma che ribalta completamente tutto quanto visto nei precedenti 90 minuti, chiarendo (a posteriori) alcuni aspetti della trama che erano rimasti oscuri, arrivando addirittura a giustificare l'utilizzo della CGI nel primo atto del film.

In Conclusione

Hello World è sicuramente un'opera che merita decisamente una visione, a patto di "sopportare" quell'inizio un po' lento e banale. Curiosamente è come se fosse l'opposto del film americano "I Guardiani del Destino":  il film con protagonisti Matt Damon e Emily Blunt iniziava come un racconto fantascientifico (è comunque tratto da un racconto di Philip K. Dick) per poi finire nei canoni dell'avventura romantica; Hello World inizia come commedia/avventura romantica per poi deflagrare come ambiziosa opera fantascientifica.

Hello World sarà disponibile su Netflix fino a fine giugno. [Aggiornamento: l'anime è riapparso in streaming, ma nel catalogo di Amazon Prime Video] Il film è disponibile in home video su tutti i principali store online e per l'acquisto/noleggio in digitale sulle principali piattaforme di VOD. Esiste anche l'adattamento manga del film (disponibile su tutti i principali store online), uscito per Star Comics.




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